Le migrazioni in Europa. Rapporto ISMU 2024

LIVIA ELISA ORTENSI

In base ai più recenti dati ufficiali aggiornati al 1° gennaio 2022 sono regolarmente presenti nell’UE27 37,5 milioni di stranieri e circa 55,3 milioni di nati all’estero (contingente che approssima con buona accuratezza il numero di immigrati di prima generazione, indipendentemente dalla cittadinanza corrente). Gli stranieri e i nati all’estero costituiscono, con riferimento a quella data, rispettivamente l’8,4% e il 12,4% della popolazione europea (Eurostat, 2023). Se si considera l’intera area europea, che include tra gli altri anche Regno Unito, Svizzera e Norvegia, il numero di stranieri e nati all’estero sale rispettivamente a 46,5 milioni (10,4% della popolazione) e 68,4 milioni (15,3% della popolazione; Eurostat, 2023). I tre principali Paesi per numero di stranieri presenti sono la Germania con 10,9 milioni (13,1% della popolazione), la Spagna (5,4 milioni, 11,4%) e la Francia (5,3 milioni, 7,8%). La graduatoria rimane invariata se si considera come criterio alternativo il numero di persone nate all’estero.

I Paesi con la maggiore incidenza di stranieri rispetto alla popolazione residente sono invece il Lussemburgo (47,1%), Malta (20,6%) e Cipro (18,8%) seguiti da Austria (17,5%), Estonia (15,2%) e Irlanda (13,3%).
L’analisi congiunta del numero di stranieri e della rispettiva incidenza percentuale rispetto alla popolazione complessiva evidenzia il costante gradiente ovest-est, che vede nell’area occidentale la pre- senza di larghi contingenti di stranieri la cui incidenza è intorno al 10% della popolazione e in quella orientale una presenza nettamente inferiore sia in ter- mini assoluti che relativi. I Paesi dell’area est europea, nonostante una retorica fortemente contraria alla migrazione, sono tuttavia quelli che hanno mostrato il maggior grado di dinamismo nella crescita della presenza straniera. Nell’ultimo quinquennio rispetto all’ultimo dato disponibile (1° gennaio 2022), e facendo riferimento quindi ad un lasso di tempo che precede interamente l’inizio del conflitto in Ucraina, il numero di stranieri è cresciuto del 115% in Polonia, del 34% in Ungheria, del 56% in Bulgaria e del 50% in Slovenia a fronte di incrementi del 18,1% in Germania, del 22,4% in Spagna, del 15,4% in Francia e di una sostanziale stabilità in Italia (-0,3%).

Per saperne di più vedi, Fondazione ISMU, Ventinovesimo Rapporto sulle migrazioni 2023, Franco Angeli, Milano, 2024