Cisgiordania, sanzioni Usa contro i coloni

NELLO SCAVO

Il segretario di Stato Blinken: le restrizioni colpiranno chi mette a rischio la sicurezza e la stabilità della regione. La decisione dopo la visita nei Territori del procuratore della Corte penale internazionale. Due palestinesi vittime ieri degli scontri, feriti due attivisti contrari all’occupazione.

Sanzioni finanziarie e di viaggio per i coloni israeliani con passaporto statunitense. Oltre al rischio di venire indagati negli Usa per reati commessi in un Paese estero. Dopo 260 palestinesi uccisi e 3.200 feriti nella Cisgiordania occupata a partire dal 7 ottobre, Washington sta passando alle vie di fatto.

«Il Dipartimento di Stato sta implementando una nuova politica di restrizione dei visti nei confronti di individui ritenuti coinvolti nel minare la pace, la sicurezza o la stabilità in Cisgiordania, anche attraverso atti di violenza o altre azioni che limitano indebitamente l’accesso dei civili ai servizi essenziali e ai beni di prima necessità», si legge in una nota del segretario di Stato Antony Blinken. Le limitazioni non riguarderanno il singolo colono ma «anche i familiari stretti di tali persone possono essere soggetti a queste restrizioni », ha aggiunto Blinken.

Molte delle vittime in Cisgiordania, infatti, sono state colpite nel corso di agguati organizzati dai coloni israeliani che, in violazione degli accordi internazionali, occupano illegalmente porzioni di territorio palestinese grazie agli incentivi economici e alle coperture militari fornite dal governo israeliano. La notizia arriva dopo che il procuratore della Corte penale internazionale si era recato in Israele e nei Territori palestinesi, dove si contano oltre 120 insediamenti di occupazione. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti ritengono che il governo israeliano debba perseguire i coloni israeliani che si impegnano in attività violente contro i palestinesi.

I provvedimenti potranno essere comminati sia a israeliani che ai palestinesi responsabili degli attacchi in Cisgiordania. La decisione esprime la delusione degli Usa per le politiche del governo Netanyahu, che incentivano i crimini dei coloni che possono contare sulla sostanziale impunità.

L’ultimo a farne le spese è stato Sasha Povolotsky, che ha riportato una ferita alla testa, mentre un altro uomo è stato colpito con spray al peperoncino. Povolotsky è un attivista israeliano contrario agli insediamenti in territorio palestinese, nei quali si contano oltre 700mila persone. I due attivisti sono stati attacccati nel villaggio palestinese di al-Farisiya, vicino all’insediamento israeliano di Rotem, nel nord-est della Cisgiordania. La polizia israeliana non ha trovato sospetti.

«Gli attacchi dei coloni contro i palestinesi aumentano» e stanno cercando di «trascinare Israele in una guerra in Cisgiordania», è la denuncia del quotidiano israeliano Haaretz. Gli attivisti israeliani sono stati attaccati mentre dormivano presso abitazioni di loro amici palestinesi. Nelle stesse ore due palestinesi sono stati uccisi. In un filmato da telecamere a circuito chiuso si vedono diversi coloni, alcuni a volto coperto, avvicinarsi insieme a soldati israeliani nei pressi di una proprietà date alle fiamme in un villaggio della Cisgiordania.

in “Avvenire” del 6 dicembre 2023

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