Incendi, la criminalità ostacola la lotta ai cambiamenti climatici

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I cambiamenti climatici hanno reso gli ecosistemi particolarmente vulnerabili al rischio di incendi. Tuttavia, per quanto riguarda la causa scatenante, raramente questi scoppiano naturalmente: in ultima istanza, è determinante il fattore umano. In Italia prevalgono gli episodi dolosi rispetto a quelli colposi (involontari) e in molti casi dietro c’è la ricerca di profitto. E quindi spesso l’operato della criminalità organizzata.

Nel 2021 nel nostro paese si sono registrate 1.597 denunce per reato di incendio, 514 specificamente per incendio boschivo. Secondo l’ultimo aggiornamento Legambiente, sarebbero più di 5mila i reati registrati nel 2022. Ma è in particolare il danneggiamento seguito da incendio a costituire, secondo la banca d’Italia, un reato spia capace di segnalare una presenza mafiosa. Rapportando le denunce al numero di abitanti infatti si può osservare che è nelle regioni meridionali (soprattutto Calabria e Sicilia, dove è più forte la presenza mafiosa) che l’incidenza risulta più elevata.

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