Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo

In occasione della Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo, che si è svolta il 7 febbraio, la sorveglianza HBSC pubblica su EpiCentro la nuova pagina con i grafici interattivi relativi ai dati nazionali 2022 su bullismo e cyberbullismo e, sul sito ISS, un podcast affronta questa tematica parlandone con Paola Nardone, ricercatrice ISS e responsabile scientifica della sorveglianza HBSC Italia 2022. Ascolta il podcast “Cyberbullismo, il lato oscuro dei social”.

Si parla di bullismo in presenza di comportamenti aggressivi, di prevaricazione fisica e/o verbale, agiti da una o più persone nei confronti di una vittima incapace o impossibilitata a difendersi. Benché la definizione di bullismo nel mondo della ricerca non sia del tutto univoca, si riconosce al fenomeno una sua specificità che lo rende differente da altre modalità comportamentali aggressive, quella di incorporare tre elementi compresenti: una precisa intenzionalità di ferire, umiliare, svilire l’altro; la continuità dell’atto, con una reiterazione sistematica dei comportamenti aggressivi; e la presenza di una evidente asimmetria di potere, con una vittima generalmente più debole che non riesce a interrompere la ciclicità negli attacchi.

Il bullismo è un fenomeno sociale che esiste da sempre, anche se a livello internazionale come anche in Italia è diventato un tema di interesse crescente a partire dagli ani ’90. Più recentemente, al fenomeno del bullismo si è anche associato quello del cyberbullismo, una forma di prevaricazione con caratteristiche sovrapponibili ma che si svolge sul web. In questo caso il comportamento aggressivo, con le sue caratteristiche di intenzionalità e reiterazione, viene agito utilizzando dispositivi di comunicazione mediale, quali ad esempio i social network, col fine di molestare, umiliare, denigrare una o più vittime attraverso attacchi personali mirati.

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