Aumentano le disuguaglianze. I giovani restano i più penalizzati. Rapporto Bes-Istat

Nonostante i tanti segnali positivi, il Rapporto Bes redatto dall’Istat documenta come il Paese sia ancora in forte sofferenza per l’impatto degli ultimi tre drammatici anni dominati dalla pandemia, dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina.

Bes sta per benessere equo e sostenibile, rilevato secondo una serie molto articolata di indicatori (sono ben 152) messi a punto e costantemente aggiornati da quando si è preso coscienza del fatto che il famoso Pil, il prodotto interno lordo, non potesse essere l’unica misura della crescita di una società.

 “Se più della metà degli indicatori riferiti agli adulti ha registrato un miglioramento del benessere tale da superare, nell’ultimo anno disponibile, il livello precedente alla pandemia, per i giovani con meno di 24 anni, invece, è migliorato solo il 44% degli indicatori e una quota quasi equivalente (43%) è peggiorata”.

I dati disaggregati secondo il genere evidenzia per le donne un miglioramento della maggioranza degli indicatori (il 52,8%) mentre per gli uomini l’andamento è inverso (positivi solo il 38,9% degli indicatori). “Tuttavia il 39% degli indicatori fotografa ancora uno svantaggio netto per la popolazione femminile rispetto a quella maschile” e in particolare “un tasso di occupazione così basso da vedere escluse dalla indipendenza economica quasi la metà delle donne”.

La percentuale di famiglie che reputa peggiorata la propria condizione economica è aumentata di dieci punti.I progressi si registrano invece nei settori Sicurezza, Lavoro e conciliazione dei tempi di vita e Qualità dei servizi.

Il raffronto con gli altri Paesi europei attribuisce all’Italia una situazione “peggiore” nella maggior parte degli indicatori. Spicca – e purtroppo non è una novità – il dato dei giovani che non studiano né sono occupati: i Neet sono il 19% rispetto alla media Ue dell’11,7%. Più in generale il tasso di occupazione italiano è di dieci punti inferiore alla media europea, con uno scarto ancora maggiore tra le donne (55% contro 69,4%).

Per saperne di più vedi il RAPPORTO BES ISTAT: Il benessere equo e sostenibile in Italia, 2022

Capitoli
1 Salute7 Sicurezza
2 Istruzione e formazione8 Benessere soggettivo
3 Lavoro e conciliazione dei tempi di vita9 Paesaggio e patrimonio culturale
4 Benessere economico10 Ambiente
5 Relazioni sociali11 Innovazione, ricerca e creatività
6 Politica e istituzioni12 Qualità dei servizi
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