Come in molti altri Paesi occidentali, anche in Italia il consumo di cannabis non rappresenta più soltanto un problema sociale in espansione, ma anche un fenomeno che una parte dell’opinione pubblica considera ormai un tema da “sdoganare”, con tanto di relativa banalizzazione degli effetti e dei rischi legati all’assunzione prolungata di tale sostanza.
In realtà la cannabis ha un costo sociale pesante nel campo della salute, come dimostrano gli imparziali dati della scienza e come ben sanno coloro che operano nel settore. Vai al Quaderno
Tuttavia la risposta “etica” da dare a questo fenomeno non può ridursi soltanto ad un secco e apodittico “no”, né – all’opposto – all’opzione di una spensierata liberalizzazione di questa sostanza, con l’ingenua illusione che l’apertura del suo mercato ne sottrarrà il commercio alla gestione delle mafie.
Occorre piuttosto un previo approfondimento, operato da professionisti, dei vari aspetti coinvolti nel tema, che consenta di confrontarsi col fenomeno concreto, di individuarne i reali rischi, di valutare le possibilità effettive – se ce ne sono – di utilizzo medico e commerciale della cannabis, ragionando su una possibile via realistica e propositiva, che vada al di là degli sterili steccati “ideologici”, tanto quelli del proibizionismo moralistico, quanto quelli dell’antiproibizionismo libertario.
Alla luce di tale convincimento, il Quaderno di S&V , dedicato al tema “uso della cannabis” propone dei contributi qualificati, elaborati a partire da dati oggettivi, proprio per favorire un confronto serio ed equilibrato, una riflessione scevra da inutili pregiudizi.
Qui puoi leggere e scaricare gratuitamente il volume di Scienza&Vita, CANNABIS PRO E CONTRO. Consumo, Regolamentazione, Proibizione, Roma, 2021
RIFLESSIONI 