Spose bambine nel mondo. Ogni anno ne muoiono più di 22.000 durante gravidanza e parti

SAVE THE CHILDREN – Rapporto 2021

Ogni anno più di 22.000 bambine e ragazze muoiono durante gravidanze e parti che sono il risultato di matrimoni precoci, ovvero circa 60 ogni giorno. Queste le stime di una nuova analisi di Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro – pubblicata in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze.

Il tasso più alto al mondo di matrimoni precoci si registra in Africa centrale e occidentale dove si contano 26 decessi al giorno legati ai matrimoni precoci. In quest’area ci sono quasi la metà (9600) dei decessi totali annui legati ai matrimoni precoci a livello globale e il tasso di mortalità tra le madri adolescenti è quattro volte superiore a quello di qualsiasi altra parte del mondo. In Asia meridionale ogni anno si contano 2.000 decessi legati ai matrimoni infantili (6 al giorno), seguita poi dall’area dell’Asia orientale e del Pacifico con 650 morti annue (2 al giorno) e dall’America Latina e dai Caraibi con 560 decessi (quasi 2 al giorno).

Sebbene negli ultimi 25 anni siano stati evitati quasi 80 milioni di matrimoni precoci a livello globale, i progressi si erano fermati già prima della pandemia di Covid-19, che ha solo contribuito a peggiorare le disuguaglianze, principale causa dei matrimoni precoci. Difatti, durante i lockdown prolungati, è aumentato il rischio di violenze per bambine, ragazze e donne a causa della chiusura delle scuole, dei servizi sanitari sotto pressione o chiusi e della maggiore povertà delle famiglie. Si prevede che entro il 2030 altri 10 milioni di ragazze saranno costrette a sposarsi precocemente e di conseguenza aumenterà per loro anche il rischio di morire. 

“I matrimoni infantili sono una delle forme peggiori e mortali di violenza sessuale e di genere contro bambine e ragazze. Ogni anno, milioni di giovani sono costrette a sposarsi con uomini spesso molto più anziani che rubano loro l’infanzia, l’opportunità di studiare e in molti casi anche la vita” ha dichiarato Inger Ashing, CEO di Save the Children International. “Il parto è la prima causa di morte per le ragazze adolescenti perché i loro giovani corpi non sono pronti per avere figli. I rischi per la salute delle giovani che rimangono incinte non possono e non devono essere ignorati. I governi devono dare la priorità a bambine e ragazze e devono garantire loro una protezione dai matrimoni precoci e dalle morti premature legate al parto. Questo è possibile solo se le ragazze hanno voce in capitolo nelle decisioni che le riguardano”.

Le disuguaglianze di genere alimentano i matrimoni precoci, come è dimostrato in un rapporto nazionale di Save the Children Nigeria “The state of Nigerian girls: An incisive diagnosis of child, early and forced marriage in Nigeria”, che rivela come in molte comunità ci sia la convinzione comune che i bambini nati da giovani madri siano più sani e intelligenti. Esiste anche un’idea diffusa che le ragazze più giovani possano “rinfrescare” gli uomini più anziani con il loro “sangue più giovane”.

Anche nei paesi in cui i matrimoni precoci sono illegali le eccezioni sono comuni e la pratica è ancora diffusa, come in Burkina Faso, Paese che ha uno dei più alti tassi al mondo di matrimoni precoci. 

Save the Children ha pubblicato il giorno 11 ottobre 2021 il rapporto “Global Girlhood Report 2021: i diritti in crisi di bambine e ragazze” con il quale chiede ai governi di supportare bambine e ragazze garantendo loro il diritto di una partecipazione sicura e significativa a tutte le decisioni pubbliche; affrontare i possibili rischi della violenza di genere, inclusi i matrimoni precoci, ponendo i diritti delle bambine e delle ragazze e l’uguaglianza di genere al centro della risposta al Covid-19 e della risposta umanitaria e anche attraverso politiche di sviluppo e maggiori sforzi; garantire i diritti di tutte le bambine e le ragazze, anche le più discriminate sulla base di genere, razza, disabilità, situazione economica, ecc. sviluppando politiche e programmi inclusivi. Inoltre, l’Organizzazione ha esortato i governi a garantire la partecipazione sicura e senza restrizioni del personale umanitario femminile in tutte le fasi della risposta umanitaria, dalla valutazione dei bisogni e dalla progettazione all’implementazione, al monitoraggio, ecc., e ad unirsi al movimento Generation Equality per realizzare il Global Acceleration Plan for Gender Equality con l’obiettivo di prevenire 9 milioni di matrimoni precoci in cinque anni.

Per saperne di più: Il rapporto “Global Girlhood Report 2021: i diritti delle ragazze in crisi”