“Il Paese va a fuoco. Quella italiana è stata un’estate tristemente da record per il dramma degli incendi. Dall’inizio dell’anno sono 158.000 ettari bruciati in totale, come se fosse andata a fuoco una superficie equivalente alle città di Roma, Napoli e Milano messe insieme.
Ad oggi, un quinto del territorio nazionale è a rischio desertificazione e l’elemento che rende la situazione ancor più grave è che uno strumento determinante per la salvaguardia del territorio come il catasto degli incendi non viene sufficientemente utilizzato, con i dati fermi e non aggiornati per anni.
La situazione è gravissima ed è figlia di una politica senza scrupoli che, anziché puntare sul controllo e la prevenzione ha semplicemente pensato di ignorare il problema, cancellando una risorsa preziosissima come il Corpo Forestale dello Stato e privatizzando de facto la flotta di canadair.
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