Pollini allergenici in Italia. Stato e trend (2003-2019). Rapporto ISPRA 2021

Alfredo Pini, ISPRA

I pollini e le allergie sono un tema ricorrente in ogni primavera. Ogni anno lo scorrere delle stagioni cadenza periodici allarmi ambientali, come gli alti livelli di PM10 in inverno o dell’ozono in estate e così anche per le particelle biologiche allergeniche in primavera.
Negli ultimi anni sono in aumento i casi registrati di allergie ai pollini nei centri urbani d’Italia e d’Europa, questa evidenza non può essere spiegata solo da fattori genetici ma va indagata la tendenza delle concentrazioni in aria dei pollini allergenici che, legata alla gestione del verde e alla rapida urbanizzazione, accresce il numero di persone esposte all’inquinamento atmosferico.

In linea con un significativo numero di studi epidemiologici, che mostrano come l’inquinamento atmosferico chimico possa interagire con gli allergeni aerodispersi aumentando il rischio di sensibilizzazione atopica ed esacerbazione dei sintomi nei soggetti sensibilizzati, anche ISPRA sta approfondendo la conoscenza su pollini e qualità dell’aria per supportare gli studi sui possibili collegamenti tra inquinamento atmosferico e malattie respiratorie le cui evidenze risultano da studi in vitro e su animali che dimostrano che l’esposizione combinata a inquinanti atmosferici e allergeni può
avere un effetto sinergico o additivo su asma e allergie.

Appare sempre più chiaro quindi, man mano che aumentano le conoscenze sul tema, che il monitoraggio aerobiologico sia parte integrante della valutazione della qualità dell’aria.
ISPRA opera da anni per il monitoraggio e la valutazione della qualità dell’aria legata agli inquinanti di origine antropica, e contestualmente porta avanti anche l’analisi e la valutazione dei pollini allergenici in Italia attraverso la Rete Italiana di Monitoraggio Aerobiologico (POLLnet). (…).

Questo Rapporto 2021 sullo stato e sulle tendenze evolutive dei principali pollini allergenici in Italia, è stato realizzato con la collaborazione di tutti i partecipanti alla Rete POLLnet; in esso vengono messe a confronto analisi omogenee, criteri di selezione del dato e di calcolo, serie storiche di dati rilevati in Italia, descrizione di stato e andamento dei principali taxa allergenici presenti nel nostro paese negli anni dal 2003 al 2019, un ampio quadro riassuntivo delle più aggiornate conoscenze sulle principali specie allergeniche e sulla loro diffusione sul territorio nazionale proponendo infine uno strumento integrativo per la valutazione della qualità dell’aria e dei suoi effetti sulla salute umana.
Il Rapporto rappresenta in altre parole lo stato dell’arte delle conoscenze, delle esperienze e del lavoro
svolto in questi anni dalla Rete POLLnet.

I temi di interesse per la comunità scientifica e i cittadini sono molteplici e fortemente legati tra loro, oltre alla relazione tra pollini e salute umana andrà approfondita, nel prossimo futuro, la relazione tra pollini e cambiamenti climatici e sostenuta una più moderna, e informata, progettazione del verde urbano. Lo scopo non dev’essere semplicemente la diminuzione delle reazioni allergiche, ma più in generale quello di contribuire al benessere e alla crescita di consapevolezza del cittadino.

Per saperne di più vedi il Report, ISPRA: “Stato e trend dei principali pollini allergenici in Italia (2003-2019