Giardini e parchi di Italia. Uno straordinario patrimonio

CRISTINA NADOTTI

“Garden Route Italia”, un sito realizzato da Associazione parchi e giardini d’Italia con il Mibact per promuovere oltre 500 anni di interventi artistici sul paesaggio. Online 200 siti e 30 itinerari per esplorare lo straordinario patrimonio italiano.

La pandemia ha fermato il turismo internazionale, ma non quello di prossimità. E spinge chi vuole godere dell’arte a cercarla negli spazi aperti, più che nel chiuso dei musei. L’Italia, da questo punto di vista, offre possibilità straordinarie per la sua natura intrinseca di museo a cielo aperto. È nato appunto per soddisfare le necessità di chi non vuole rinunciare alla fruizione del bello in questo momento, oltre che per valorizzare l’immenso patrimonio di giardini e dimore storiche, il nuovo portale Garden Route Italia, per ampliare la conoscenza e la promozione dei parchi e dei giardini italiani. Realizzato dall’Apgi, l’Associazione parchi e giardini d’Italia, in collaborazione con Ales S.p.A (società in house del Mibact per attività di supporto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale) e con il sostegno del Mibact, il nuovo portale è stato presentato questa mattina.

Colpiscono, insieme alla facilità di navigazione, la straordinaria disponibilità di immagini di qualità e di informazioni su quello che la sottosegretaria  al Turismo del Mibact, Lorenza Bonaccorsi, ha definito “patrimonio minore che è tutt’altro che questo”. Il portale non è infatti soltanto uno strumento di promozione, con i pop up sulle informazioni per raggiungere i siti e le possibilità di soggiorno, ma un database di grande utilità culturale.

Il portale “Garden Route Italia”, nelle intenzioni delle associazioni che lo hanno realizzato, si propone infatti “di diventare la guida ufficiale dei giardini italiani, un invito al viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Dal Rinascimento al mondo contemporaneo, i giardini italiani offrono una straordinaria testimonianza della bellezza, della storia e dell’autenticità dei luoghi in cui sono stati creati”.

Oggi del portale si è vista un’anteprima, che contiene oltre 200 giardini e 30 itinerari, ma si arricchirà man mano di contenuti e nuove sezioni, tra cui la versione inglese, in modo da diventare uno strumento pienamente operativo nel 2021. “Non appena questa pandemia passerà vogliamo che i giardini possano essere vissuti sempre, tutti i giorni. Perché la collettività possa riappropriarsi di un patrimonio unico che diffonde conoscenza storica e coscienza ambientale. Una risorsa per rafforzare i territori, soprattutto a seguito della pandemia, in linea con gli indirizzi strategici sul turismo”,  ha detto la sottosegretaria al Turismo del Mibact Lorenza Bonaccorsi

Il nuovo portale si inserisce nel quadro di un più ampio impegno di Apgi e di Ales, in collaborazione con il Mibact, per la valorizzazione di un patrimonio verde che, come emerso da una recente ricerca promossa da Apgi e condotta su un campione di 200 giardini, rappresenta un settore con grande potenziale di crescita, con buona accessibilità (oltre 2/3 dei parchi sono regolarmente aperti al pubblico; mentre solo 1/3 apre su appuntamento o per eventi) e già dotato di alcuni servizi essenziali (circa il 70% dispone di un sito web e offre visite guidate).

Nel corso della presentazione è stato più volte sottolineato che “la sfida consiste nel restituire centralità al patrimonio verde del Paese, a lungo definito ‘Giardino d’Europa’ per la bellezza dei suoi paesaggi costellati di dimore, castelli, giardini” perché “i nostri parchi costituiscono un trait d’union tra architettura e paesaggio, tra natura e cultura, tra patrimonio monumentale e vocazioni produttive. Sono pertanto asset fondamentali per iniziative di valorizzazione a scala territoriale, in accordo con quanto previsto dal piano strategico del turismo”.

Il piano del ministro Franceschini punta infatti sul decentramento turistico, sia per contrastare l’overtourism che rischia di soffocare alcune città d’arte, sia per fare del turismo una risorsa economica per i piccoli centri. Come ha sottolineato la sottosegretaria Bonaccorsi, la valorizzazione dei giardini e delle dimore storiche si inserisce inoltre “in un lavoro più approfondito sul paesaggio, sulla sostenibilità ambientale e al territorio, che va conservato, valorizzato e vissuto”.

in la Repubblica, 20 ottobre 2020

Vedi il sito GARDEN ROUTE ITALIA