Papa Francesco – [ EN – ES – IT ] – [Multimedia]
Cari fratelli e sorelle, vi saluto cordialmente e sono grato al Presidente del Forum delle associazioni familiari Gianluigi De Palo per l’invito e per le sue parole di introduzione. Ringrazio il Dottor Mario Draghi, Presidente del Governo, per le sue parole chiare e speranzose. Ringrazio tutti voi, che oggi riflettete sul tema urgente della natalità, basilare per invertire la tendenza e rimettere in moto l’Italia a partire dalla vita, a partire dall’essere umano. Ed è bello che lo facciate insieme, coinvolgendo le imprese, le banche, la cultura, i media, lo sport e lo spettacolo. In realtà ci sono molte altre persone qui con voi: ci sono soprattutto i giovani che sognano. I dati dicono che la maggior parte dei giovani desidera avere figli. Ma i loro sogni di vita, germogli di rinascita del Paese, si scontrano con un inverno demografico ancora freddo e buio: solo la metà dei giovani crede di riuscire ad avere due figli nel corso della vita.
L’Italia si trova così da anni con il numero più basso di nascite in Europa, in quello che sta diventando il vecchio Continente non più per la sua gloriosa storia, ma per la sua età avanzata. Questo nostro Paese, dove ogni anno è come se scomparisse una città di oltre duecentomila abitanti, nel 2020 ha toccato il numero più basso di nascite dall’unità nazionale: non solo per il Covid, ma per una continua, progressiva tendenza al ribasso, un inverno sempre più rigido.
Eppure tutto ciò non sembra aver ancora attirato l’attenzione generale, focalizzata sul presente e sull’immediato. Il Presidente della Repubblica ha ribadito l’importanza della natalità, che ha definito «il punto di riferimento più critico di questa stagione», dicendo che «le famiglie non sono il tessuto connettivo dell’Italia, le famiglie sono l’Italia» (Udienza al Forum delle associazioni familiari, 11 febbraio 2020). Quante famiglie in questi mesi hanno dovuto fare gli straordinari, dividendo la casa tra lavoro e scuola, con i genitori che hanno fatto da insegnanti, tecnici informatici, operai, psicologi! E quanti sacrifici sono richiesti ai nonni, vere scialuppe di salvataggio delle famiglie! Ma non solo: sono loro la memoria che ci apre al futuro.
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