Archivi tag: Adolescenti

Educazione. Famiglie permissive e adolescenti tiranni. Gli errori da non fare

LAURA BADARACCHI

Conoscere, capire, curare le nuove patologie che complicano la vita degli adolescenti di oggi e delle loro famiglie, in un momento in cui genitori e insegnanti sembrano non riuscire più a comunicare con i propri ragazzi. Questo l’obiettivo degli psicologi e psicoterapeuti Giorgio Nardone con Elisa Balbi e Elena Boggiani, che firmano “Adolescenza in bilico. Come stanno gli adulti di domani. Le psicopatologie emergenti e la loro terapia in tempi brevi”, pubblicato da Ponte alle Grazie (pp. 360, € 16,00).

«I giovani, a cui spesso vengono a mancare i modelli rassicuranti che un tempo ne accompagnavano la crescita, devono fare i conti con un mondo dove il virtuale si sostituisce al reale, minandone le sicurezze e togliendo loro la possibilità di un confronto diretto con le sfide della vita; la recente pandemia non ha fatto che accrescere questo senso di incertezza. La risposta degli adolescenti può diventare allora disfunzionale, incarnandosi in una serie di disturbi che impattano fortemente non solo sulla loro vita, ma anche su quella delle loro famiglie», chiariscono gli esperti. «Che si tratti di disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi dell’alimentazione, di comportamenti legati al bullismo o di fobia sociale, di dipendenze sotto varie forme, fino al caso estremo dei tentativi di suicidio», la terapia strategica (Nardone con Paul Watzlawick ha fondato il Centro di terapia strategica che ha oltre 20 sedi nel mondo) ha sviluppato una serie di protocolli «a misura di adolescente» per accompagnare i ragazzi e le loro famiglie con il dialogo terapeutico a trovare in sé stessi gli strumenti della propria guarigione.

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Gli adolescenti

L’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo ha promosso dal 2017 una ricerca longitudinale sugli adolescenti, coinvolgendo una ottantina di scuole superiori distribuite sul territorio nazionale con la partecipazione di più di 8.000 studenti. L’approccio è quello del Positive Youth Development che si propone di valorizzare le risorse e le capacità degli adolescenti piuttosto che sottolinearne limiti o mancanze. Risorse e capacità che possono emergere anche grazie al contesto in cui nascono e crescono e alle figure adulte che li accompagnano, in primis la famiglia e gli insegnanti.

LE INDAGINI NAZIONALI

Adolescenti nell’era del doppio dramma (2023)

Verso una nuova meta. Indagine generazione 2020-2021

Adolescenti e partecipazione. Indagine Generazione Z 2019-2020

Adolescenti e relazioni significative. Indagine Generazione Z 2018-2019

Adolescenti di valore. Indagine Generazione Z 2017-2018

Generazione Z. Guardare il mondo con fiducia e speranza (2018)

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Psicologia. L’ansia degli adolescenti è diventata angoscia

MATTEO LANCINI

I miti affettivi familiari e sociali si trasformano nel corso del tempo e influiscono in modo decisivo sulle modalità di affrontare l’adolescenza da parte delle diverse generazioni. La fisiologia della crescita e il disagio in adolescenza dipendono moltissimo dal contesto familiare, sociale e ambientale in cui si nasce, si cresce e ci si trova a realizzare gli ineludibili compiti evolutivi innescati dalla seconda nascita adolescenziale.

In un passato sempre più lontano, la cifra distintiva dell’adolescenza era la trasgressione e l’opposizione alle rigide prescrizioni adulte. La famiglia tradizionale e normativa, in collaborazione con la società sessuofobica, spingeva l’individuo, una volta diventato adolescente, a opporsi agli adulti e a trasgredire le regole per realizzare finalmente sé stesso e la propria sessualità, liberandosi dal giogo della colpa e dalle imposizioni della famiglia e della società del “devi obbedire”.

Negli ultimi decenni, le straordinarie trasformazioni familiari e sociali hanno promosso l’era del narcisismo. I bambini nascono e crescono in una famiglia molto più affettiva e relazionale, fortemente orientata a sintonizzarsi sull’espressività e le precoci intenzionalità del “cucciolo d’oro”. I genitori, insieme alla società dell’immagine e dell’individualismo, alimentano aspettative ideali di bellezza, successo e popolarità, che rischiano di crollare con l’arrivo dell’adolescenza. La precocizzazione delle esperienze infantili promuove attese straordinarie che difficilmente risultano compatibili con le trasformazioni del corpo e della mente innescate dalla pubertà, determinando sentimenti di vergogna, inadeguatezza e senso di fallimento.

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Adolescenti. “Fear of Missing Out”. Ansie e paure tra i banchi di scuola

MAURIZIO SIGNORILE

«È un verbo latino?». Sulla lavagna i miei alunni si sono ritrovati l’acronimo FOMO e pochi di loro sanno cosa significhi. Laddove nessuno si pronuncia spiego che sta per “Fear of Missing Out”, espressione che esprime la paura di essere tagliati fuori, di perdersi qualcosa rimanendo a casa.

Già dai primi minuti di lezione è chiaro che, almeno sulla carta, se chiedo loro quanto sentano questo impellente desiderio, questo bisogno di uscire di casa per paura di perdersi cose importanti, nessuno si riconosce in questa definizione. Però i loro pomeriggi sono fatti di uscite con gli amici: «Prof, chiunque preferirebbe una buona compagnia alla solitudine», taglia corto un alunno.

Non tutti sono d’accordo però: c’è anche un sano desiderio di rimanere spesso soli a casa. Non sono gli unici a pensarlo, dato che, da una veloce ricerca online, scopriamo che esiste effettivamente anche il contraltare di questo stato di ansia, identificabile con la JOMO , “Joy of Missing Out”, la gioia di perdersi qualcosa. Se la prima sembra essere guidata dalla percezione del divertimento altrui tramite i social, la seconda pare scaturire dalla considerazione che proprio i social hanno amplificato tale percezione ma — questione già emersa in altre lezioni — non è detto che sia tutto vero.

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Adolescenti: gli stereotipi di genere sono duri a morire. Ricerca CNR

Attraverso l’edizione 2020 della ricerca “GAP – Giovani alla Prova – Ricerca su atteggiamenti e comportamenti degli adolescenti italiani” (GAP 2020) e le indagini svolte nell’ambito dell’Osservatorio Mutamenti Sociali in Atto COVID-19 (MSA-COVID19), l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irpps) ha misurato gli stereotipi di genere di cui sono portatori i giovani del nostro paese. La ricerca GAP, condotta durante il corso del 2019, si è rivolta a 3.273 studenti e studentesse italiane che frequentano le scuole superiori sul territorio nazionale. A questi adolescenti è stato chiesto di esprimere il proprio livello di accordo circa una serie di affermazioni riguardanti il rapporto tra uomini e donne.

I risultati confermano la presenza di una pronunciata stereotipia di genere, per la quale 4 adolescenti su 10 ancora ritengono che debba essere l’uomo a mantenere la famiglia (affermano ciò anche il 25% delle studentesse) e 1 maschio su 4 che l’uomo debba comandare in casa. Tra i vari temi affrontati, è di interesse anche la lettura di genere che gli studenti offrono del tradimento nelle coppie: 1 maschio su 5 pensa che il tradimento femminile sia più grave di quello maschile. D’altra parte un’assunzione certamente positiva e che indica il superamento di uno dei più classici stereotipi è invece la constatazione che l’uomo non solo può, ma deve, svolgere le faccende domestiche.

Quindi gli adolescenti vivono una situazione di permanenza e pervasività di atteggiamenti stereotipati, pur nella convinzione che sia necessario il superamento di certi comportamenti tradizionalisti e antiquati e della forte rigidità dei ruoli di genere.

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