Didattica. “Imparare ad apprendere senza soluzione di continuità negli spazi ibridi” (seamless learning)

È  stato pubblicato il libro “Imparare ad apprendere senza soluzione di continuità negli spazi ibridi“, dove si parla della capacità degli spazi ibridi di apprendimento di offrire una dimensione ideale per il seamless learning, ossia un processo di apprendimento senza soluzione di continuità in grado di travalicare gli schemi classici dell’istruzione formale, facendo al contempo acquisire agli studenti l’abitudine mentale a rilocare costantemente il proprio processo di apprendimento negli scenari e nelle situazioni che si possono presentare nel quotidiano a livello personale, professionale e sociale.

Scenari e situazioni che sempre più si svilupperanno nei cosiddetti spazi ibridi, prodotti dalla reciproca compenetrazione degli spazi reali e digitali e nei quali anche i processi di apprendimento formali, non-formali e informali tendono a fondersi naturalmente.
In questo volume parleremo di spazi ibridi e in particolare della loro capacità di offrire una dimensione ideale per il seamless learning, ossia un processo di apprendimento senza soluzione di continuità che travalichi gli schemi classici dell’istruzione formale e aiuti gli studenti a diventare protagonisti del proprio futuro.

Il libro, scritto da Guglielmo Trentin ed edito da Franco Angeli, è accessibile in modalità open access sul sito dell’Editore FrancoAngeli 

Guglielmo Trentin è dirigente di ricerca all’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR. Da oltre trent’anni conduce studi sui processi di apprendimento (formali, non-formali e informali) che si sviluppano nelle nuove dimensioni indotte e prodotte dalle tecnologie digitali e di rete. Dal 2002 al 2011 è stato docente di Tecnologie di rete e Flussi di conoscenza all’Università degli Studi di Torino. Attualmente insegna alla Scuola di Dottorato in Digital Humanities dell’Università degli Studi di Genova. Le sue ricerche più recenti riguardano gli ambienti ibridi di apprendimento, con particolare attenzione all’onlife education e al mobile seamless learning.