Il numero complessivo sale a 120 milioni a maggio 2024; i Paesi a basso e medio reddito ospitano il 75% dei rifugiati. I Paesi meno sviluppati hanno dato asilo al 21% del totale. Necessaria maggiore solidarietà e condivisione delle responsabilità.
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Lo scorso anno le persone costrette alla fuga hanno raggiunto nuovi livelli storici in tutto il mondo, secondo quanto riportato nel Rapporto Global Trends del 2024 dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.
Il numero complessivo di persone costrette alla fuga – che tocca i 120 milioni a maggio 2024[1] – è in crescita per il dodicesimo anno consecutivo e riflette sia i nuovi conflitti e quelli che mutano, sia l’incapacità di risolvere le crisi di vecchia data. La popolazione globale in fuga equivarrebbe a quella del dodicesimo Paese al mondo per ampiezza della popolazione, quasi come quella del Giappone.
L’anno scorso l’UNHCR ha risposto a un numero in netta crescita di crisi umanitarie nuove o in peggioramento, dichiarando 43 emergenze in 29 Paesi. Il più alto numero annuale di emergenze dichiarate degli ultimi dieci anni, quadruplicato nell’arco di soli tre anni.
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