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Educare al pensiero creativo. Oggi la priorità si chiama “ingegneria della domanda”

DERRIK DE KERCKHOVE, intervistato da EMILIANO MARRONE

“Già un decennio fa, quando si scoprì il valore dei Big Data, si sarebbe dovuto intuire che questa enorme sfera di informazioni aspettava solo le domande giuste. Oggi, grazie a ChatGPT, si parla di ‘ingegneria della domanda’. Si tratta di un’abilità che dovrebbe diventare una priorità in qualsiasi contesto educativo. In genere, in tutto il mondo, gli studenti non vengono educati a pensare ma solo a ricordare, cosa perfettamente inutile quando si vive in un ambiente di informazione costante”. Studio, comprensione, approfondimento: con la tecnologia che – giustamente – incalza, occorrono piloti che sappiano guidare sapendo di avere a fianco un copilota intelligente, molto abile e veloce. Dunque, si tratta di una questione di pensiero prima che di azione.

Il professore ha accettato un dialogo ad ampio spettro per inquadrare la vicenda dell’Intelligenza Artificiale nella prospettiva di un orizzonte più ampio che riguarda il rapporto fra la conoscenza umana e la sfida che portano le tecnologie digitali.

Anzitutto, abbiamo pensato a una domanda un po’ didattica: può aiutarci a creare una mappatura tra gli strumenti digitali? Una cosa è il metaverso, altra è ChatGPT, altra ancora i social media. Oltre agli strumenti di comunicazione e formazione di contenuti, poi, ci sono innumerevoli applicazioni che aiutano le persone in campo medico, lavorativo ecc. Quali distinzioni userebbe per identificare gli strumenti digitali?

Cercherei di distinguere quelli che, come la GenAI, entrano in una grande varietà di applicazioni – testo, video, immagine, programmazione ecc. – da quelli che, pur essendo anch’essi in grado di utilizzare la GenAI, sono più simili ad ambienti “monoscopi”, come il metaverso e tutte le sue varianti. Poi ci sono gli stessi strumenti monoscopi all’interno di quelli generici, come la miriade di plugin dell’ambiente GPT-4.

Ogni piattaforma di social media merita una propria categoria all’interno dell’ombrello più generale. Per quanto male, X (ex-Twitter) fa cose molto diverse da Meta (ex-Facebook) o da Instagram, Snapchat, TikTok, Reddit ecc.

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