Le Rilevazioni nazionali INVALSI mostrano con palese evidenza quanto e come il fenomeno dei NEET sia diffuso nel nostro Paese. Se è vero che i fattori socioeconomici del contesto di provenienza contribuiscono a determinare questa condizione e la che responsabilità non può essere attribuita interamente al sistema scolastico, e però vero la scuola ha un ruolo importante nel contrastarla. Ma in quale quadro ci si muove dopo la pandemia?
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I dati Eurostat ci dicono che nel nostro Paese quasi un giovane su cinque, di età compresa fra 15 e 29 anni, vive la preoccupante condizione di NEET, Neither in Employment, nor in Education and training.
È un dato che assegna all’Italia una posizione tutt’altro che lusinghiera nel panorama internazionale, malgrado un miglioramento nel periodo post-pandemico rispetto al periodo pre-pandemico, quando i NEET hanno raggiunto il 23% della popolazione interessata da questo allarmante problema sociale.
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